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La resilienza dei cittadini al cospetto di emergenze e criticità  è la chiave di volta per convivere con fenomeni naturali quali ad esempio sisma.

Siamo convinti, infatti, che conoscenza dei rischi, cultura e memoria storica possano, insieme,  fare tanta prevenzione.

In questa ottica, si mette a disposizione di tutti il libro “Cerreto, un esempio di Ricostruzione post-sismica” edito nel 2002 da SANNIOPRESS , con il  contributo di Provincia di Benevento, Comunità Montana del Titerno e Comune di Cerreto Sannita, con il consenso dell’autore  Billy Nuzzolillo Giornalista – fondatore di Sanniopress, che pubblicamente si ringrazia.

Di seguito il link per il download:

Cerreto Sannita_ Um modello di ricostruzione Post sismica

Nella stessa sezione è disponibile il manuale di Protezione Civile contenete buone norme di comportamento da tenere in situazioni di emergenza.

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articolo preso da www.sannioweek.it

Dopo le scosse registrate lo scorso 20 gennaio nell’area dei Monti del Matese, il prefetto di Benevento – Ennio Blasco – ha costituito il Centro Operativo Misto a Cerreto Sannita. Presieduto dal viceprefetto aggiunto Maria De Feo, dirigente dell’Area Protezione Civile, il COM è composto dai rappresentanti della Questura, del Comando Provinciale Carabinieri, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dalla sezione di polizia Stradale e dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, della Regione Campania – Ufficio Protezione Civile, della Soprintendenza Beni Culturali e Paesaggistici e del Provvedimento alle Opere Pubbliche, nonché dai rappresentanti dei Comuni di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi, San Lorenzello, Pietraroja, Faicchio e Castelvenere. L’organismo sarà uno strumento di coordinamento provvisorio per procedere, in modo coordinato e secondo un ordine di priorità, alle attività di accertamento dei danni ad edifici pubblici, principalmente scuole ed edifici di culto, nonché ad ogni altro intervento secondo le esigenze emergenti nei comuni interessati dal terremoto.

articolo preso da www.sannioweek.it

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Chiediamo ai residenti nei comuni di Cerreto Sannita, San Lorenzello e Piatraroja che  nell’ambito del sistema di comunicazioni radio della protezione civile dei comuni associati, chiunque abbia un apparato radio CB (baracchino) o altro, può renderlo noto al gruppo di Volontariato. Potrebbe rivelarsi utilissimo in emergenza, al fine di mettersi in contatto con la nostra sala radiocomunicazioni. L’obiettivo è creare un sistema di comunicazioni alternativo ed efficiente per segnalazioni/informazioni da parte dei cittadini. Rimaniamo a disposizione per ogni chiarimento anche per coloro i quali vogliano dotarsi di una radio ed “entrare in Rete”! Siamo a disposizione per fornire ogni utile consiglio. La sede di via F.Cavallotti ( Palazzo Ex Pretura ) è aperta ogni Giovedi sera dalle 20:45 alle 22:00, potete inoltre contattarci attraverso il sito www.protezionecivilecerreto.it cliccando su “PROPONI AL DIRETTIVO” o tramite email : procivilecerreto@libero.it . Grazie!

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Si comunica che i sopralluoghi presso gli edifici scolastici presenti sul territorio comunale, con la redazione delle schede post sisma sono terminati alle ore 14:50. Il sopralluogo è stato effettuato dai tecnici dell’A.R.C.A.D.I.S ( Protezione Civile Regione Campania) supportati dall’Ufficio Tecnico Comunale e dalla squadra tecnica del Gruppo di volontariato Protezione Civile Cerreto Sannita. Gli edifici scolastici, di ogni ordine e grado risultano agibili. Per la scuola Media sita in via Tinta, è stata disposta l’interdizione all’uso di una stanza al primo piano adibita ad ufficio e dei servizi igienici annessi, per una lesione passante nel tramezzo di ripartizione. Tale disposizione permarrà sino all’esecuzione dei lavori necessari. La restante parte dei locali adibiti ad aule, laboratori didattici, servizi igienici, segreteria presidenza risultano regolarmente agibili. Nessuna criticità per i locali della scuola elementare e materna. Con apposita ordinanza sindacale,di seguito riportata la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio del comune di Cerreto Sannita. Per gli edifici privati emesse 4 ordinanze di sgombero. Si raccomanda la massima diffusione, a scopo preventivo, delle ” buone norme di comportamento in caso di sisma e delle indicazioni per il piano di Protezione Civile” familiare disponibili al seguente Link.

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In data odierna 20/01/2014 alle ore 8:45, su disposizione del sindaco di Cerreto Sannita è stata attivata immediatamente l’unità di crisi locale per un primo riscontro degli effetti provocati dal sisma di magnitudo 4.2 con epicentro Cusano Mutri. Alle ore 12 veniva convocato il C.O.C e Comitato comunale di protezione Civile. Al Briefing hanno preso parte gli operatori della Croce Rossa Italiana di Benevento , esperti di protezione civile del territorio, i responsabili delle funzioni di supporto e il Gruppo Di volontariato Protezione Civile di Cerreto Sannita. Le procedure poste in essere sono state l’immediato allestimento di un presidio di radiocomunicazioni con i comuni associati, con l’ARI di Benevento(deputata alle comunicazioni per la Prefettura di Benevento), sopralluoghi sul territorio per valutare eventuali criticità sul patrimonio edilizio pubblico e privato. Dopo l’immediata comunicazione dello stato di fatto agli organi competenti (sala operativa unificata della Protezione Civile Regione Campania e Prefettura di Benevento) sono state predisposte con immediatezza le verifiche agli edifici pubblici o suscettibili di affollamento e a quegli immobili privati con significativi fenomeni . A queste verifiche hanno preso parte la squadra tecnico-scientifica del gruppo di volontariato di protezione civile di Cerreto Sannita e i tecnici dell’ARCADIS (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo) e i vigili del Fuoco. Per gli edifici privati, sono state ravvisate criticità a cui domani seguiranno apposite ordinanze di sgombero. Per quanto concerne gli edifici pubblici, i tecnici dell’ARCADIS ultimeranno domani le verifiche compilando le schede AEDES. Il comune di Cerreto Sannita è stato individuato quale centro di coordinamento tecnico di tutti i futuri sopralluoghi dei territori investiti dall’evento sismico. E’ confermata anche per domani (21/01/14) la chiusura delle scuole per il completamento delle procedure di verifica. I Volontari sono in uno stato di attenzione con reperibilità per tutti i volontari. Disposto l’ascolto delle frequenze radio adibite alle emergenze per tutti i radioamatori. Raccomandiamo calma, prudenza e tanta prevenzione!!! Le regole di comportamento familiare in caso di sisma sono disponibili al seguente link e sono state diffuse a mezzo social network, email, sito web comunale e attraverso precedenti incontri da parte del gruppo di volontariato di protezione civile con i bambini e ragazzi nelle scuole primarie e secondarie. Presto una ulteriore campagna informativa.

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Visto l’evento sismico che ha interessato il territorio comunale è stata predisposta la chiusura temporanea di tutte le scuole.

In allegato l’ordinanza :

Ordinanza chiusura scuole

ed il manuale di protezione civile:

Manuale

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A Cerreto Sannita il sindaco ordina lo sgombero e la messa in sicurezza di due abitazioni in via Telesina

Dopo il sisma del 29 dicembre, il Comune di Pietraroja istituisce il C.O.C.

A quasi due settimane dal forte sisma che ha interessato la zona del Matese e il Sannio, il comune di Pietraroja ha deciso di istituire il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) presso la sede municipale di piazza Vittoria. La decisione è stata assunta nella giornata di ieri dal primo cittadino Lorenzo Di Furia, attraverso un decreto che ne individua anche i componenti.A presiedere l’organismo sarà proprio Di Furia, che avrà come suo sostituto il vice sindaco Antonio Pietro Torrillo. Ad occuparsi della pianificazione tecnico-scientifica saranno invece Roberta Cotugno, responsabile del Servizio Tecnico Comunale, e Nicola Bello, funzionario del servizio Polizia Locale. A loro spetterà il compito in merito allo studio preventivo del territorio, con riguardo agli aspetti idraulici-idrogeologici, per la produzione del rischio; alle procedure per l’intervento tecnico di emergenza; ai rapporti con Servizi Tecnici e Ordini Professionali; alla garanzia servizi essenziali (acqua, fognature, linee elettriche, telefoniche, rifiuti, scuola, trasporti); all’individuazione aree di emergenza; all’utilizzo mezzi, risorse comunali e ditte convenzionate; alla redazione ordinanze evacuazione, chiusura scuole, somma urgenza.

Per quanto riguarda l’assistenza sociale dal punto di vista sanitario, l’incarico sarà espletato dal responsabile del Servizio Sociale, Pina Sassi, dall’assessore al ramo, Davide Santillo e dal referente del servizio demografico, Giovannino De Carlo. Il loro lavoro andrà dal raccordo in emergenza con i referenti Asl e le organizzazioni di volontariato, fino all’assistenza psicologica e alla tutela di anziani, minori e disabili.

La funzione di volontariato, attraverso il coordinamento delle risorse umane e la gestione dei rapporti con volontari e Protezione Civile, sarà ricoperta dal tenente Antonio Civitillo, responsabile del servizio Polizia Locale, dall’operatore di Polizia Locale, Nicola Bello, e da Giovanni Masella, responsabile del servizio associato di Protezione Civile.

Il censimento dei materiali e mezzi sarà inoltre curato da Roberta Cotugno e Paolo Maria Bello, responsabile del servizio finanziario. Ai due spetterà anche la gestione e la garanzia dei servizi essenziali. La responsabile del servizio tecnico comunale dovrà anche occuparsi del censimento danni a persone o cose e delle telecomunicazioni insieme con Civitillo e Nicola Bello. Questi ultimi, invece, saranno i responsabili delle strutture operative locali: coordinamento viabilità in tempo di emergenza, delimitazione aree a rischio, blocco traffico, supporto nelle procedure di evacuazione, antisciacallaggio, gestione rapporti con autolinee locali.

Infine Pina Sassi, Davide Santillo, Nicola Bello e Giovannino De Carlo si occuperanno anche dell’assistenza alla popolazione.

ORDINANZA – Intanto a Cerreto Sannita il sindaco Pasquale Santagata ha ordinato lo sgombero e la messa in sicurezza di due abitazioni in via Telesina ai fini della tutela della pubblica incolumità. Il provvedimento arriva a seguito del terremoto del 29 dicembre e dello sciame sismico verificatosi nei giorni successivi. Secondo il sopralluogo dei vigili del fuoco, infatti, le due case presentano diverse lesioni, in particolare nel vano scale, tanto da non essere agibili.

Fonte: www.ntr24.tv

http://www.ntr24.tv/it/news/titerno/dopo-il-sisma-del-29-dicembre-il-comune-di-pietraroja-istituisce-il-c-o-c.html#.UtEsQnJiPic.facebook

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Il terremoto del Matese:

il punto di vista del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse – 
DiSTAR – Università di Napoli Federico II

L’area del Matese è nota per essere caratterizzata dalla presenza di un sistema di faglie attive che include più strutture ad orientazione circa NO-SE, che spaziano tra Venafro-Alife-Piedimonte Matese (a sud) e Boiano (a nord). Alcune delle faglie che ricadono in questo sistema sono considerate responsabili di forti terremoti storici, avvenuti nel 1349, 1688 e, più a SE, nel 1456, e ancora nel 1805 per la parte settentrionale del Matese.

 

faglie ita merid

Una delle faglie del sistema del Matese attraversa il massiccio montuoso nella parte centrale. Si tratta di una struttura composta, in superficie, da un allineamento di segmenti immergenti verso SO e nota come Faglia del Lago Matese. Tale faglia (n. 24 nella figura), già individuata e descritta negli anni scorsi da ricercatori del nostro Dipartimento, è prossima all’epicentro del terremoto di magnitudo 5.0 e ha una giacitura (immersione, inclinazione) compatibile con la geometria profonda ricostruita in base ai dati sismologici e la profondità ipocentrale dello stesso. Sebbene indagini finora effettuate non documentino eventi di attivazione in epoca storica (ultimi duemila anni) della Faglia del Lago del Matese, riteniamo probabile che essa rappresenti l’espressione superficiale della struttura profonda attivatasi con il terremoto del 29 dicembre 2013. In considerazione della profondità ipocentrale e della magnitudo registrate, ipotizziamo con i dati finora a disposizione che una sezione profonda (10 km) e di lunghezza limitata (ordine del km) di un segmento della Faglia del Lago del Matese si sia attivata generando il terremoto. Nei giorni successivi alla scossa principale, le repliche di bassa magnitudo documentano che lo scorrimento si è propagato per una lunghezza di 10 km in maniera lenta e graduale. Tale ipotesi è corroborata da recenti misure geodetiche effettuate da ricercatori del nostro Dipartimento, le quali documentano come questo settore del confine campano-molisano è soggetto negli ultimi 20 anni al maggiore accumulo di deformazione (assieme a parte del confine campano-lucano) in Appennino meridionale.

L’evento del 29 dicembre, benché di energia relativamente limitata, é da considerare con attenzione, in termini di pericolosità sismica, in quanto l’area epicentrale ricade a cavallo dei due forti eventi del 1349 e 1688.

FONTE:http://www.distar.unina.it/it/terremoti/il-terremoto-del-matese
Contatti
Alessandra Ascione
Luigi Ferranti 
 
Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse – 
DiSTAR
Universita’ di Napoli Federico II